
Premettendo che non esiste un metodo giusto e uno sbagliato tra chi preferisce schematizzare e chi riassumere un testo, è necessario capire quale dei due sia il più pratico per rendere più rapido il processo di memorizzazione.
Come abbiamo già visto, le mappe concettuali aiutano a memorizzare meglio anche i concetti più ostici. Grazie alle parole chiave, infatti, creano collegamenti tra gli argomenti così sarà molto più semplice ritrovare il filo del discorso. Gli schemi e le mappe concettuali sono strumenti indispensabili, tant’è che vengono utilizzati anche durante la prova orale dell’esame di Maturità.
Il riassunto, invece, ci aiuta a memorizzare i concetti chiave in forma discorsiva. A volte però risulta essere dannoso poiché induce a ripetere a pappagallo senza compiere alcun ragionamento su ciò che si sta dicendo.
In linea generale, gli schemi e le mappe concettuali sono adatti per lo studio di materie scientifiche, perché aiutano a comprendere l’argomento deducendolo da collegamenti logici. Tuttavia, anche nelle materie umanistiche è stato comprovato che semplifichino lo studio, infatti, se da un lato aiutano a focalizzare i punti chiave, dall’altro rendono possibile l’assimilazione dei concetti grazie alla nostra memoria visiva.
Nel caso invece vi troviate di fronte a una mole di informazioni troppo estesa con poco tempo a disposizione, un buon riassunto è quello che fa per voi. Dopo aver evidenziato le parti più importanti del testo, cercate di riassumerle con vostre parole, in modo da non imparare a memoria ogni singola frase. Questo gioverà allo studio e riuscirete a ripetere l’intera lezione senza interrompervi durante l’interrogazione!